Darmani ha scritto:Kiten ha scritto:Detto questo, Sacred Stones per GBA mi ha divertito. Il titolo per Gamecube invece mi e' parso un inferno.
Perché un inferno?
L'ho trovato pieno di piccolezze che si vanno ad aggiungere alla difficolta' di base del gioco per creare una esperienza a volte frustrante senza motivo- un po' una cosa che ritrovo in molti giochi vecchi quando vado a rigiocarli

Per fare un esempio semplice ma pratico ed esplicativo: nella seconda missione, quando Mist e Rolf vengono rapiti, si nota una bella ansa in alto a sinistra dell'entrata che grida "usami come chokepoint". Quindi naturalmente ci si va a lanciare li' con l'intento di fare una barricata con gli unici 3 personaggi che sono effettivamente in grado di attaccare, tenendo Rhys dietro al sicuro ed a guarire la frontline.
Problema: in questa ansetta c'e' un nemico (o almeno uno, se si gioca a difficolta' alte). Questo nemico ha un oggetto di guarigione ed adora andarsi ad infilare in un angolo prima di guarirsi.
Situazione che potrebbe tipicamente accadere: il tizio riesce a sopravvivere, infilandosi nell'angolino della stanza in modo da costringerti in una situazione dove non puoi creare la barricata per bloccare il resto dei nemici in arrivo senza lasciarlo per fatti suoi; il che comporta esporre Rhys, fragile ed importante, e virtualmente alla sconfitta. L'intera battaglia, decisa dai primissimi tiri di dado. Non c'e' una vera sfida, il problema che la mappa pone ha una soluzione estremamente ovvia, ma l'effetto snowball di un singolo attacco a vuoto comporta il retry/reload.
Di quello che ho giocato (credo circa il 50% ) di Path of Radiance, tutto il gioco mi e' parso cosi'

Intendiamoci, e' una mia impressione, potrebbe anche essere una questione di percezione legata anche con l'estetica del gioco. E penso che altrimenti il gioco e' veramente bello, ha tante cose che sono passi avanti importanti per la serie, pero' cio' non toglie che per me e' un po' un inferno da giocare
